Domicili Digitali, Agid lancia una consultazione sulle nuove Linee Guida
Domicili digitali: quali regole per garantire la PA Digitale?
La grave emergenza sanitaria ha accelerato processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e dei servizi digitali erogati, richiedendo il ricorso soluzioni e strumenti capaci di assicurare il processo di trasformazione digitale.
Nel corso degli ultimi mesi, pertanto, le Pubbliche Amministrazioni hanno cercato di dare attuazione alle prescrizioni ed indirizzi contenuti nel Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD). Il Codice, all’articolo 6 – quater, prevede la predisposizione dell’indice dei domicili digitali delle persone fisiche e degli altri enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione in albi professionali o nel registro delle imprese (INAD).
Per implementare correttamente tale Indice, l’Agid ha realizzato le Linee guida dell’indice dei domicili digitali delle persone fisiche e degli altri enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione in albi professionali o nel registro delle imprese (INAD), proposte in consultazione dall’8 giugno al 10 luglio.
In armonia con quanto disposto dall’articolo 60 del CAD, e coerentemente con il Piano Triennale, l’AgID ha inserito l’INAD nelle Basi dati di interesse nazionale: per tali ragioni (come ribadito nel punto 2.8 delle Linee guida in consultazione), ne garantisce il pieno utilizzo secondo standard e criteri di sicurezza e di gestione adeguati.
Il sistema INAD, anche attraverso il punto di accesso telematico attivato presso la Presidenza del Consiglio dei ministri di cui all’articolo 64-bis, comma 1, del CAD, rende disponibili:
- Il domicilio digitale dei soggetti che lo hanno eletto;
- Le funzioni necessarie per la gestione del proprio domicilio digitale;
- Le istruzioni per accedere all’assistenza.
Le Linee guida individuano come destinatari principali di questa consultazione:
- Le pubbliche amministrazioni;
- I cittadini e gli altri enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione in albi professionali o nel registro delle imprese;
- I professionisti iscritti in albi professionali.
Tale documento definisce:
- le informazioni relative all’elezione, modifica, cancellazione del domicilio digitale che i soggetti preposti potranno inserire all’interno dell’INAD, così come previsto dal CAD (art. 6-quater);
- la storicizzazione dei suddetti contenuti e la loro gestione.
La necessità di formazione in materia di GDPR e professioni digitali: Hedya propone i percorsi formativi innovativi
Le recenti Linee guida Agid in consultazione dimostrano che per poter operare correttamente sul web e nei luoghi di lavoro, occorre una buona conoscenza dei principi e delle novità introdotte dal GDPR.
Per tali ragioni, Hedya propone gli innovativi percorsi di formazione:
- Il percorso formativo“IL RESPONSABILE PER LA TRANSIZIONE AL DIGITALE” per il corretto svolgimento dei compiti del Responsabile per la Transizione al Digitale, considerato il driver della transizione al Digitale.
- Il percorso formativo “LE NUOVE PROFESSIONI DIGITALI. Obiettivi, definizioni e obblighi per le Pubbliche Amministrazioni”.
Inoltre, Hedya propone:
- percorsi di formazione e aggiornamento;
- percorsi di approfondimento e perfezionamento;
- servizi di consulenza per verificare la conformità alla normativa rilevante in materia.
Si segnalano, per i percorsi formativi e di aggiornamento:
- Corso “GDPR: LE PRINCIPALI NOVITÀ SULLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI”, per ottenere un’adeguata formazione in materia di gestione dei dati personali;
- Corso “DPO: DATA PROTECTION OFFICER”, per intraprendere un percorso professionale di elevata specializzazione per svolgere le funzioni tipiche del Data Protection Officer.
- Non da ultimo, risulta indispensabile formare l’amministratore di sistema attraverso il corso “Amministratore di sistema”, appositamente dedicato a tale figura.