Piani Triennali per la Prevenzione della Corruzione 2020-2022: dall’Anac i chiarimenti sulla Piattaforma per l’acquisizione dei dati
Piani Triennali per la Prevenzione della Corruzione: quali adempimenti?
Con il comunicato del 22 aprile 2020, l’Anac ha fornito chiarimenti sull’uso della Piattaforma di acquisizione dei dati relativi ai Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (PTPCT).
Come è noto, con l’introduzione della Legge 190/2012 (e le successive modifiche) è stato introdotto il Piano triennale di prevenzione della corruzione (PTPC): si tratta di un documento di natura programmatica, che definisce la strategia di prevenzione della corruzione nell’ambito della singola amministrazione o ente pubblico.
L’articolo 10, comma 8, del d.lgs. 33/2013, inoltre, specifica che ogni amministrazione ha l’obbligo di pubblicare sul proprio sito istituzionale, nella sezione denominata «Amministrazione trasparente», il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza.
Per attuare efficacemente i programmi triennali di prevenzione – e per fornire, al contempo, un più capillare controllo – è stata istituita una Piattaforma di acquisizione dei Piani Triennali per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza: l’accesso al servizio è riservato al soggetto nominato Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT), ovvero Responsabile della Prevenzione della Corruzione (RPC) e ai componenti la Struttura di Supporto denominati Assistenti-RPCT.
In particolare, l’Anac ha chiarito, con il Comunicato del 22 aprile:
- Che l’acquisizione dei dati sui PTPCT tramite la piattaforma avviene esclusivamente mediante la compilazione di specifici moduli predisposti dall’Autorità e mai attraverso l’invio o il caricamento di documenti;
- Che i dati sui PTPCT riferiti al triennio 2020 -2022 non vanno ancora inseriti sulla piattaforma.
L’Autorità, infine, si è riservata di fornire sul sito istituzionale specifiche informazioni in merito alle modalità di acquisizione di tali dati.
La necessità di percorsi formativi integrati in Anticorruzione e Privacy: Hedya propone il percorso innovativo “Anticorruzione, trasparenza e privacy: un rapporto inscindibile”
Le recenti posizioni dell’Anac confermano che per poter operare correttamente, una conoscenza integrata dei principi e delle novità introdotte dal GDPR, nonché in materia di anticorruzione e trasparenza.
Per tali ragioni, Hedya propone l’innovativo percorso formativo “Anticorruzione, trasparenza e privacy: un rapporto inscindibile”. Il corso che si propone ha una durata di 8 ore, e consente ai partecipanti di ottenere un’adeguata formazione trasversale sul rapporto che sussiste tra i concetti di anticorruzione, trasparenza e privacy e tra le rispettive discipline di riferimento.
Hedya propone inoltre un articolato percorso formativo, in relazione agli specifici bisogni e livelli formativi.
In particolare, si prevede:
- Corsi di formazione per Data Protection Officer
- Corso “DPO: DATA PROTECTION OFFICER”, necessario per accedere a un percorso di elevata specializzazione. Il corso ha una durata di 40 ore di lezioni teoriche e 6 ore di simulazione dell’attività quotidiana del DPO;
- Corso “DPO: DATA PROTECTION OFFICER – Avanzato”, per chi ha già acquisito le conoscenze di base di natura giuridica e organizzativa e intende acquisire le nozioni pratico- applicative di base per svolgere le attività di DPO;
- Corsi di formazione per tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni di trattamento dati
- Corso “GDPR: LE PRINCIPALI NOVITÀ SULLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI”, per consentire a tutti i soggetti coinvolti nel trattamento dei dati personali (ad esempio, personale dipendente) di ottenere un’adeguata formazione e aggiornamento in materia di gestione dei dati personali.
- Formazione e consulenza in materia di Digitalizzazione
Hedya supporta le Pubbliche Amministrazioni anche attraverso servizi di consulenza mirati, in materia di digitalizzazione, sui temi più critici connessi agli obblighi e agli adempimenti prescritti dalla legge.
Per tali ragioni, Hedya propone il percorso formativo “IL RESPONSABILE PER LA TRANSIZIONE AL DIGITALE” per il corretto svolgimento dei compiti del Responsabile per la Transizione al Digitale, considerato il driver della transizione al Digitale.
Il percorso è rivolto:
- a tutti coloro che all’interno delle Pubbliche Amministrazioni sono coinvolti, a vario titolo, nei processi di trasformazione alla modalità digitale;
- a tutti coloro che sono stati nominati e che svolgono attualmente il ruolo di Responsabile per la Transizione al Digitale.
Ulteriori dettagli sui percorsi formativi sono disponibili qui.