Telemarketing e Pubblicità nel mirino del Garante: prime maxi sanzioni per violazione del GDPR

Prime maxi sanzioni del Garante italiano: la conformità al GDPR non è regola derogabile

 

Il 2019 ha rappresentato un anno di profonda rivoluzione per la protezione dati personali. Esaurito il periodo di “tolleranza”, anche il Garante italiano per la protezione dati ha provveduto ad emanare i primi provvedimenti sanzionatori.

Le prime due maxi sanzioni sono state applicate nei confronti di Eni Gas e Luce (Egl), per complessivi 11,5 milioni di euro. Le condotte illecite censurate riguardavano, rispettivamente:

  • trattamenti illeciti di dati personali nell’ambito di attività promozionali (telemarketing e teleselling) ;
  • trattamenti illeciti di dati personali, convergenti nell’attivazione di contratti non richiesti.

Le violazioni accertate hanno dimostrato una grave inosservanza dei principi e delle regole comportamentali richieste dal GDPR.

In particolare, si evidenziano:

  • attività pubblicitaria telefonica, effettuata senza il consenso della persona contattata;
  • perpetuata attività pubblicitaria, sebbene fosse stato manifestato il diniego dell’interessato a ricevere chiamate promozionali, oppure senza attivare le specifiche procedure di verifica del Registro pubblico delle opposizioni;
  • l’assenza di misure tecnico organizzative in grado di recepire le manifestazioni di volontà degli utenti;
  • tempi di conservazione dei dati superiori a quelli consentiti;
  • l’acquisizione dei dati dei potenziali clienti da soggetti (list provider) che non avevano acquisito il consenso per la comunicazione di tali dati.

 

Il Garante italiano ha, dunque, rilevato le irregolarità, ingiungendo a Egl l’adozione di una serie di misure correttive e l’introduzione di specifici alert in grado di individuare varie anomalie procedurali.

Le sanzioni sono state determinate tenendo conto dei parametri indicati nel GDPR, tra i quali figurano:

  • l’ampia platea dei soggetti coinvolti (almeno 7200 soggetti interessati);
  • la pervasività delle condotte;
  • la durata della violazione;
  • le condizioni economiche di Egl.

 

 

La necessità di percorsi formativi adeguati e di servizi di consulenza mirati: le proposte di Hedya

 

Per poter operare correttamente, una ottima conoscenza dei principi e delle novità introdotte dal GDPR costituisce un requisito essenziale, benché non unico: occorrono, altresì, costanti aggiornamenti ed approfondimenti mirati sulle prassi applicative.

Per tali ragioni, Hedya fornisce percorsi formativi e di aggiornamento, nonché servizi di consulenza.

Hedya propone un articolato percorso formativo, in relazione agli specifici bisogni e livelli formativi.

In particolare, si prevede:

 

  1. Corsi di formazione per Data Protection Officer
  • Corso “DPO: DATA PROTECTION OFFICER”, necessario per accedere a un percorso di elevata specializzazione. Il corso ha una durata di 40 ore di lezioni teoriche e 6 ore di simulazione dell’attività quotidiana del DPO;
  • Corso “DPO: DATA PROTECTION OFFICER – Avanzato”, per chi ha già acquisito le conoscenze di base di natura giuridica e organizzativa e intende acquisire le nozioni pratico- applicative di base per svolgere le attività di DPO;

 

  1. Corsi di formazione per tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni di trattamento dati

 

Ulteriori dettagli sui percorsi formativi sono disponibili qui.